
A San Valentino regala BUT Formazza!
12 Febbraio 2019
“Il Pella”, da 10 anni volontario a BUT Formazza
4 Marzo 2019Sono passati ormai diversi mesi, ma la sua gioia all’arrivo è rimasta impressa negli occhi di tutti: il vincitore 2018 di Bettelmatt Trail 52 km, Riccardo Montani, ci racconta le sue emozioni dopo il trionfo a Riale Formazza
L’arrivo della BUT – dice il giovane atleta cusiano – è stato indimenticabile perché a Riale, località che già di mio amavo, ho trovato ad accogliermi molti parenti e amici, che non sempre possono seguirmi . Tagliare il traguardo per primo significa ottenere la migliore ricompensa per tutti gli sforzi compiuti e farlo davanti a loro ha avuto un valore aggiunto.
Qual è il punto del percorso di BUT che preferisci?
La BUT gode di un background pazzesco, dovendo scegliere dico lo scollinamento al Rifugio 3A, apice della gara, momento in cui si saluta la salita nel nevaio e inizia la picchiata verso il Lago dei Sabbioni.
La vittoria alla BUT 52 km ti ha consacrato campione e ti ha portato in nazionale (ai Campionati Mondiali di Skyrunning); il 2019 sarà l’anno della conferma, quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione?
Quest’anno miro a seguire diverse gare del calendario delle Skyrunner Italy Series. Parteciperò poi ai raduni FISky (il prossimo in occasione dell’Amalfi Positano Ultratrail a maggio) e se continuerò bene agli europei di Skyrunning in Val Bognanco alla Veia Skyrace. Inoltre a fine agosto OCC e per terminare UTLO. L’evento più vicino è la Maremontana 45K. L’agenda è folta, spero di gareggiare bene in tutti questi impegni, soprattutto negli ultimi citati.
Secondo te perché bisogna correre BUT Formazza?
La ragione migliore per correrla è sicuramente per il territorio di alta montagna lungo il quale si sviluppa il percorso, magnifico. Ma anche la scelta di sabato come giorno di gara e i punti Itra e UTMB (3 per la 52 e 2 per la 35, ndr) sono “simpatici”.